PUGNOZEN: LA MENTE VIENE PRIMA DEL PUGNO - ACCADEMIA ARTI ORIENTALI ASD

ARTICOLI RAJA YOGA

Ciò che è qui è ovunque

CIO' CHE E' QUI E' OVUNQUE

CIO' CHE NON E' QUI NON E' DA NESSUNA PARTE

(Vishvasara Tantra)

Tale affermazione non significa solo che tutta la Realtà sta nel Presente. Se fosse così, l'osservazione sarebbe perfino banale.

Significa sopratutto che tutto ciò che esiste nell'universo può essere trovato in un punto qualsiasi di esso.

Ma allora perde senso lo spostarsi frenetico da un punto all'altro di questo pianeta. Ed anche il continuo affannarci a comunicare.

Sembrerebbe un'altra idea consolatoria delle innegabili e vistose diseguaglianze che vediamo intorno a noi : sociali, economiche, culturali. Un'altra idea, che si aggiunge alle ideologie delle religioni, semplici consolazioni superficiali, che comunque sono state utili a fornire all'uomo un senso di identità.

Ma il Tantra non è una religione.

Il significato di tale affermazione tantrica è però assai più profondo ed incredibilmente moderno. Contemporaneo, direi. Vediamo perché.

Non dimentichiamo, anzitutto, che il Tantra ha un approccio scientifico, sperimentale. Ma, a differenza della scienza, occidentale, il suo punto di vista è introspettivo .

Ciò che il Tantra cerca ed indaga non è mai all'esterno, ma è dentro di noi, e solo la conoscenza personale diretta ci può mettere in contatto con la Realtà.

Ma tale metodo è noto anche in Occidente da tempi remoti, ed ha un nome : GNOSI, combattuta da ogni religione, perché toglie ogni ragione di essere all'autorità delle istituzioni ed al potere della gerarchia ecclesiastica. Il Tantra ha una posizione assolutamente gnostica.

La scienza contemporanea ci dice che noi conosciamo ciò che i nostri sensi raccolgono e filtrano, ciò che nostra mente filtra ed elabora.

I sensi e la mente sono in pratica una sorta di meccanismo conoscitivo finalizzato alla rappresentazione simbolica, e sempre soggettiva, di certi aspetti della realtà esterna a noi. Non tutti, certamente.

Per il Tantra, è solo dentro ciascuno di noi che si forma l'immagine che noi chiamiamo Realtà.

E ciò perché gli strumenti che possiamo usare sono solo i nostri sensi (certamente amplificati dalla tecnologia), e la nostra mente.

Ambedue influiscono sempre sul fenomeno osservato e quindi ci possono dare un'immagine della Realtà necessariamente soggettiva.

Per il Tantra, ma, a questo punto, anche per la scienza occidentale contemporanea, non c'è nulla che vediamo o sentiamo che si trovi fuori di noi.

Tutto ciò che l'essere umano conosce è solo la proiezione interna di ciò che sta fuori di lui.

Ecco quindi che, dire <CIO' CHE NON E' QUI NON E' DA NESSUNA PARTE>, indica in modo preciso dove la Realtà sia, cioè all'interno di noi, dove l'unica conoscenza è possibile.

Ettore Tessera

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