PUGNOZEN: LA MENTE VIENE PRIMA DEL PUGNO - ACCADEMIA ARTI ORIENTALI ASD
La società tecnologica, in cui viviamo, sembra offrirci unicamente la seguente strategia di comportamento :
- Definisco un obiettivo da raggiungere.
- Su di esso indirizzo tutte le mie energie con determinazione incrollabile.
- Individuo e rimuovo ogni ostacolo sul percorso -
- Combatto risolutamente i potenziali avversari che, a questo punto, sono diventati tutti autentici nemici.
Applicando questo modo di vivere, la vita di un individuo diventa un incontro permanente di lotta senza quartiere.
Ma, sperimentando regolarmente stati di coscienza non ordinari, meditando per esempio, si scopre che questo approccio dà luogo ad una serie di problemi personali non piccoli difficilmente superabili. Fa vivere in uno stato di guerra continua, dove massimi sono l'ansia, lo stress, le paure. Una qualità di vita davvero bassa.
Gran parte di questi problemi hanno una origine lontana, e sono dovuti al trauma che la nascita ha lasciato sulla nostra psiche.
Psicologi e psicanalisti non hanno più molti dubbi al riguardo.
La battaglia per raggiungere il successo non sarebbe che il segno dell'impulso primario più profondo a completare il processo della nascita. La fame di conquiste esterne è insaziabile proprio perchè in realtà non le desideriamo profondamente, le conquiste, o non ne abbiamo veramente bisogno. Per questo non bastano mai.
Per chi ha raggiunto questa consapevolezza attraverso la meditazione, una vita che sia dominata dalle ricerca di obiettivi materiali appare decisamente monotona. Non appaga neppure quando si raggiungono gli obiettivi perseguiti.
Il WU - WEI, la “via dell'acqua” taoista , è invece uno stile di vita che non si basa su sforzi ambiziosi e risoluti, ma bensì su ciò che si può chiamare una “quiete creativa”, si basa sull'essere, soltanto sull'essere.
Imita il modo in cui l'acqua opera in natura.
Ma come si fa?
Invece di focalizzarsi su di un obiettivo determinato e fisso, si cerca di sentire come vanno le cose, in quale direzione si stanno muovendo, e, sopratutto, si cerca di individuare il momento migliore, ed il modo, in cui noi possiamo inserirci come individui.
E' la strategia usata nelle Arti Marziali : ci si concentra sul processo invece che sul risultato , sul fine.
Facendo così, accade sempre che si realizza di più e con sforzo minore. Le azioni che compiamo con tale atteggiamento non sono più competitive ed egocentriche, ma sono di tipo sinergico : danno soddisfazione non solo a chi ha ottenuto il risultato, ma a tutta la comunità degli esseri senzienti.
Sono azioni com-prensive.
Ma c'è dell'altro . Ed è la parte più intrigante.
Quando ci si comincia a comportare come un saggio taoista, cominciano ad accadere sincronicità che aiutano a portare a termine i progetti di vita, cioè accadono fenomeni inaspettati che spesso ci danno un aiuto rilevante.
Ad esempio, si ottengono le informazioni che servono senza andare a cercarle, si incontrano le persone giuste che compaiono proprio al momento giusto.
C'è ancora dell'altro.
Come criterio per essere sicuri di essere sulla strada giusta, quando ad esempio dobbiamo fare una scelta importante, possiamo usare il metodo seguente :
Se compaiono sincronicità positive, allora siamo di sicuro nella giusta direzione.
Ettore Tessera