PUGNOZEN: LA MENTE VIENE PRIMA DEL PUGNO - ACCADEMIA ARTI ORIENTALI ASD
Ho iniziato a praticare Tai Chi tre anni fa.
Ho iniziato perché leggendo testi sul Tao ho scoperto l'esistenza di questa disciplina.
L'inizio per me è stato complicatissimo.
In un certo qual modo tentavo di sostituire la Pallacanestro mio grande vero ed unico amore sportivo.
Del Basket ne ero proprio innamorata. Una volta ho giocato con una caviglia completamente slogata e ogni volta che penso a quel giorno mi chiedo ancora come ho fatto a non sentire male.
Eppure niente mi ha mai fatto rinunciare ad una partita o ad un allenamento: febbre, malumori, studi, impegni, infortuni più o meno gravi.
Vent'anni vissuti così sono difficili da sostituire eppure dopo tre anni di pratica di Tai Chi forse ci sono riuscita.
Il Tai Chi sta piano piano piano - come è il Suo stile - entrando in me e mi sta conquistando.
Lasciarsi andare è entrare in un Mondo nuovo.
Così abituati ad avere tutto e subito, a credere che le capacità sono solo legate ai successi, a pensare che bisogna sempre dimostrare qualcosa a qualcuno che, quando scopri che tutto questo non è assoluto, hai la fortuna di dire " sono entrata in un altro Mondo".
In questo Mondo il tempo non ha senso perché non esiste e se esiste è talmente cadenzato che un minuto vale dieci minuti del tempo "dell'altro mondo".
In questo Mondo non c'è nulla di immediato.
Anzi è l'antitesi dell'immediato.
Non avere non trovare subito aiuta la riflessione, aiuta la pazienza, aiuta a stare con i piedi per terra, aiuta soprattutto a gustare fino in fondo ciò che si raggiunge e a conservarlo come qualcosa di veramente prezioso.
In questo Mondo hai la fortuna di stare veramente con te stessa. Ti senti ti vedi ti respiri ti vuoi tanto bene.
Questo Mondo lo vorrei sempre con me: se fosse un vestito lo farei indossare al mondo nel quale vivo.
Sono proprio contenta d'averlo scoperto.
Caterina