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Riflessione al secondo anno di tai chi: apprezzo sempre di più la lentezza che permette di cercare in profondità e di scavare un pozzo per trovare la sorgente nel nostro corpo...

Ralenty

Impulso,
vibrare,
sentire energia,
soffrire,
saper aspettare
così tanto
che la testa gira.
Acqua, carne,
sangue ossa
e quei fili,
quei nervi lucidi
dal collo spuntati
si aggrovigliano,
si annodano,
si fondono,
cuciono a catena
i muscoli
le anime
e quel che c'è
dentro l'incastro
sapiente
dei nostri corpi amici.

Carla Bassani

Grazie al Maestro Leonardo Mazzeo e buon anno a tutti !

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