PUGNOZEN: LA MENTE VIENE PRIMA DEL PUGNO - ACCADEMIA ARTI ORIENTALI ASD
Kaze No Maki
La Ricerca Della Forza Nel Tachi Delle Altre Scuole
In un duello all'ultimo sangue nessuno ha la considerazione di colpire con più o meno forza : quando attacchi per uccidere non ti passano per la testa pensieri come: devo colpirlo con forza e tanto meno devo colpirlo debolmente, piuttosto sei completamente assorbito nel gesto di uccidere.
Attaccando con troppa energia un avversario e mettendo troppa forza nel gesto, rischi di perdere la stabilità sul rimbalzo dovuto alla sua parata, trovandoti in posizione di svantaggio. Se colpisci il Tachi dell'avversario con troppa forza, il tuo successivo movimento sarà fuori dal giusto ritmo del combattimento.
Così è senza senso insegnare che "Vince chi ha più forza ".
L'uso Del Tachi Accorciato Nelle Altre Scuole
Cercare la vittoria usando un Tachi più Corto del normale, non è la vera Via. Fin dall'antichità si è distinto tra Tachi e Katana evidenziando la differente lunghezza della lama.
A parità di condizioni è più sicuro adottare una guardia corretta, forte e diritta , che offre le maggiori possibilità di tenere a bada gli avversari, di scattare repentinamente, di imporre la condotta psicologica del combattimento.
Per cominciare uccidere non è una cosa umanitaria . Uccidere è sostanzialmente uguale tanto per il guerriero che per chi non lo è affatto, per una donna, o per un bambino: è sempre e comunque togliere la vita ad un altro. Possiamo scegliere tra colpire di taglio o trapassare di punta, ma non c'è altro nella via di Heiho (pratiche guerriere) che abbattere il nemico. La vera via comprende cinque posizioni di guardia e non si occupa di strane torsioni di braccia, di schivate col tronco, di salti e contorsioni, che non mirano direttamente a colpire il nemico.
È un errore concedere attenzione alla posizione di guardia: lo si può fare solo quando il nemico è assente.
La posizione di guardia significa essere equilibrati; così fortificare una posizione, o disporsi in ordine di battaglia, dimostra l'intenzione di resistere anche a un forte assalto. Ma nel combattimento l'attenzione è posta nel prendere l'iniziativa e attaccare, e la posizione è solo il punto di partenza per l'attacco, così si dice che "la vera posizione è non avere l'idea della posizione".
Fissarsi sulla posizione con la spada per respingere l'attacco nemico equivale a costruirsi un vallo difensivo, ma per attaccare il nemico devi uscire dalle trincee.
Alcuni raccomandano di fissare lo sguardo sull'arma del nemico, altri sulle mani, altri ancora sul viso, sui piedi e così via. Ma scegliere un punto su cui fissare l'attenzione comporta esitazione dello spirito e intralcio nell'azione di combattere. Un giocoliere può tenere in equilibrio un pannello sul naso, o giostrare con molte spade, senza fissarsi su un punto particolare, perché ne ha l'abitudine e può avvertire gli oggetti e il loro movimento senza concentrarsi su di essi.
Chi pratica Heiho (pratiche guerriere) può valutare automaticamente la velocità e la distanza del colpo dell'avversario purchè abbia molta pratica alle spalle, e, se è padrone dell'essenza della Via, conosce l'intenzione dell'avversario per intuizione. In Heiho (pratiche guerriere) ci si concentra sullo spirito dell'avversario, bisogna saper leggere nella mente degli avversari e prevedere le loro mosse per conseguire la vittoria.
Vi sono terreni su cui bisogna sapere come attaccare l'avversario: possono essere paludi acquitrinose, letti di torrente, pietraie e sentieri angusti, in cui non si può saltare qua e là e neppure usare rapidi spostamenti. Adatta la posizione e il movimento al ritmo del nemico, calmo o veloce, controllando il corpo nella giusta maniera senza mai sbilanciarsi. È essenziale il tempismo che approfitta della confusione e mancanza di controllo, togliendo ogni possibilità di riorganizzazione.
La velocità è l'anticipo o il ritardo che bisogna recuperare quando il ritmo tra due è fuori sincronizzazione. I movimenti di un Maestro di una Via non appaiono necessariamente veloci. L'azione di un Maestro appare come un gesto, pienamente inserito nel ritmo delle circostanze. Qualunque cosa sia fatta da un esperto non è affrettata. D'altro canto se l'avversario è impetuoso, è importante non farsi trascinare nel suo stato e restare calmo, evitando di cadere nel suo gioco.
Per concludere la Conoscenza viene dall'Esperienza.
Ku No Maki
"Ku" significa "Vuoto" ; "Ku" è ciò che non si può conoscere. Naturalmente il vuoto è il nulla. Praticando la forma, si percepisce il vuoto .
Ku appartiene alla sfera del satori, dell'illuminazione come tutti i segreti dell'universo, ha la caratteristica che chi lo conosce per esperienza diretta, lo comprende e chi non lo conosce non lo comprende ancora. Per tranquillizzare gli esseri razionali diciamo che ku è un "prendere coscienza". Per un Bushi (guerriero), conoscere a fondo la via di Heiho (pratiche guerriere), studiando le altre discipline, comprendendo chiaramente il suo dovere senza coltivare ambizioni nel cuore, affinando la saggezza e la forza di volontà, sviluppando l'intuizione e il potere dell'attenzione, giorno e notte, quando i veli dell'illusione sono scomparsi, allora avviene la vere comprensione del vero "Ku "(vuoto).
Nel pensiero buddista tutto esiste già dentro l'uomo e per raggiungere la perfetta conoscenza bisogna eliminare il superfluo, creare cioè il vuoto (Ku ).
Dokko Do
La Via che bisogna percorrere da Soli
Non contravvenire all'immutabile Via.
Evita i piaceri del corpo.
Sii assolutamente imparziale.
Non avere desideri.
Non avere interessi.
Non invidiare gli altri.
Non rattristarti nelle separazioni.
Resta esente da rancori e animosità.
Non avere desiderio d'amore.
Non avere preferenze.
Non ricercare la comodità personale.
Non concederti lussi.
Non possedere oggetti preziosi
Non ritenere false credenze o superstizioni.
Non spendere denaro se non per la spada.
Dedicati totalmente alla Via, incurante della morte.
Anche nella vecchiaia, disinteressati al possesso.
Rispetta gli dei, ma non pregarli
Non lasciare mai la Via di Heiho.
Una delle Poesie attribuite a Miyamoto Musashi
"Sotto
la spada che si alza
trovi la paura dell'Inferno;
ma và oltre, al di là
e troverai la Pura Terra."
Il rapporto tra lo Zen e la Via della Spada (lettera dell'abate Takuan)
In un animo svuotato
Da ogni pensiero e turbamento
Neppure la tigre trova lo spazio
Per inserire le sue grinfie crudeli.
La medesima aura alita
Tra i pini del monte
E le querce della valle.
Perché ha toni diversi?
Taluni credono che colpire sia colpire:
Ma colpire non è colpire, ne uccidere è uccidere.
Chi colpisce
e chi è colpito,
sono soltanto un sogno senza realtà.
Nessun pensiero, nessuna riflessione,
vuoto perfetto.
Eppure in esso qualcosa si muove,
seguendo il proprio corso.
L'occhio la scorge,
ma la mano non può cogliere
la luna nel rio.
Questo è il segreto della mia scuola.Nuvole e foschia
Sono fenomeni dell'etere:
sopra di essi splendono eterni il sole e la luna.
La vittoria è di colui
Ancor prima del confronto,
Che non pensa a sé
e dimora nel non-pensiero della Grande
Origine.